Gli hotel spagnoli hanno registrato 37,8 milioni di pernottamenti lo scorso mese di settembre, lo 0,4% in meno rispetto allo stesso mese del 2017, secondo i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE). Questo calo si spiega con la diminuzione dello 0,8% dei pernottamenti degli stranieri, mentre quelli dei domestici sono aumentati dello 0,5% rispetto al settembre 2017.
Nel caso della Catalogna, il numero di visitatori provenienti dal resto della Spagna è diminuito del 5% a settembre, con una battuta d’arresto di quattro mesi per la comunità autonoma. In questo modo, pari al 13,3% del totale dei pernottamenti, la Catalogna si colloca al terzo posto nella lista delle destinazioni preferite dai turisti nazionali, che optano prima per l’Andalusia (21%), e in secondo luogo per la Comunità Valenciana (13,7%).
Nel complesso, nei primi nove mesi del 2018, i pernottamenti sono diminuiti dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo l’INE, il soggiorno medio di settembre di quest’anno è stato di 3,4 notti per viaggiatore, l’1% in meno rispetto allo stesso mese del 2017. A settembre, il 68,1% dei posti vacanti offerti è stato prenotato, con un calo annuo dell’1,4%. Nei fine settimana, il tasso di occupazione dei posti vacanti non è stato modificato e si è mantenuto al 72,3%.
Le Isole Baleari hanno registrato il tasso di occupazione più elevato di posti vacanti nel mese di settembre (83%), seguite dalle Isole Canarie (76,9%) e dalla Comunità Valenciana (71,3%). Il tasso annuo dell’indice dei prezzi alberghieri (HPI) era dello 0,6% a settembre, lo stesso di agosto, e 5,7 punti sotto la cifra registrata un anno fa.
Ricordiamo infine che il ricavo medio per stanza occupata pagata è stato di 90,3 euro, con un incremento dello 0,8% rispetto a settembre 2017. Inoltre, il ricavo per camera disponibile, determinato dall’occupazione registrata, ha raggiunto 68,6 euro, con una riduzione dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Le Isole Baleari, la Catalogna, l’Andalusia e le Isole Canarie sono le comunità autonome con la più alta ponderazione nel prezzo medio, che rappresentano il 74,8% del tasso totale. Il tasso annuo dei prezzi alberghieri è aumentato dell’1,6% in Andalusia, dell’1,5% nelle Isole Baleari e dello 0,5% nelle Isole Canarie. Al contrario, il tasso è diminuito dell’1,1% in Catalogna.