Così come in molte altre regioni italiane, anche il Veneto sembra poter tirare delle prime somme positive per quanto concerne lo sviluppo del turismo locale. A sostenerlo è lo stesso assessore regionale competente, Federico Caner, che si sbilancia molto ottimisticamente sul trend conseguito dai flussi turistici vacanzieri.
“Usando una metafora calcistica” – afferma l’assessore – “direi che il turismo veneto, prima che giocare sulle debolezze altrui, deve saper imporre la propria forza: talenti, vocazioni ed esperienza non gli mancano, bisogna saperli mettere assieme con lungimiranza, professionalità e con una strategia di squadra in grado di assicurare una forte competitività anche con i concorrenti più agguerriti. L’estate 2016 ci sta dando molte soddisfazioni e si sta rivelando come una stagione da incorniciare. Dobbiamo considerarla il punto di partenza di una nuova fase di rilancio del nostro principale settore economico”.
A rendere ancora più soddisfacenti i dati sul turismo veneto vi è l’evidente certezza che il buono sviluppo del dato complessivo sia stato influenzato da tutti i principali segmenti componenti. E così, dal mare alla montagna, dal lago alle terme, dalle città d’arte alle mete di interesse enogastronomico, il saldo sempre essere costantemente positivo.
“Colgo con soddisfazione” – ha poi proseguito l’assessore all’attuazione del programma, rapporti con Consiglio regionale, programmazione fondi UE, turismo, commercio estero – i commenti degli imprenditori veneti del settore che giudicano, ad esempio, i fattori geopolitici oggi a noi favorevoli come situazioni transitorie e convengo pienamente con loro che il successo dobbiamo saperlo costruire non sulle disgrazie altrui ma sulla nostra capacità di mettere a frutto l’invidiabile patrimonio di cui disponiamo”.
Gli esponenti del governo regionale hanno poi ricordato l’importanza di continuare a svolgere un’azione promozionale sulle piazze nazionali ed estere, “basandola principalmente sul concreto miglioramento del ‘prodotto ospitalità’ e su un concorrenziale rapporto qualità – prezzo”.
Insomma, con tali basi prospettiche, sembra proprio che il 2016 possa concludersi, per il Veneto, con una valutazione di massima completamente soddisfacente, in grado di porre le basi per un congruo sviluppo del comparto.