Pompei aprirà anche la sera tarda, andando così a prolungare il consueto orario di visita per i turisti che da tutte le parti del mondo arrivano ad ammirare la sua bellezza, e ampliando i percorsi previsti, restituendo alla visita alcuni quartieri e alcune domus che per il momento sono ancora chiuse al pubblico. L’obiettivo è dunque quello di fare di Pompei il primo grande sito archeologico al mondo visitabile anche senza luce solare, donandogli un fascino ancora più misterioso e evocativo.
L’idea non è nuova, ma negli ultimi giorni è stata riproposta in maniera più convinta dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, che ha delineato una nuova strategia di Pompei dopo la stagione del Grande progetto. Un annuncio che è giunto in occasione della visita che il ministro ha compiuto agli Scavi, per la presentazione del progetto di Coldiretti “EatStory”, che ha cercato di condurre all’interno dello storico sito alcuni prodotti agricoli e alcune pietanze della tradizione campana, con quello stesso cibo che, probabilmente e seppur preparato in misura diversa, poteva costituire l’alimentazione degli antichi pompeiani già duemila anni fa.
Per il momento, non possiamo invece che soffermarci sui dati consolidati, che al 31 ottobre danno come già toccata e superata la cifra di 2,9 milioni di visitatori. Un incremento che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è di oltre il 6 per cento, e che pertanto permette di fornire la meritevole certezza che il 2016 sarà l’anno in cui Pompei sfonderà il tetto dei 3 milioni di visitatori, con previsione confermata a oltre 3,1 milioni di visitatori.
Ancora, Franceschini ha aggiunto di voler essere lui a dare l’annuncio quando, tra un paio di settimane, sarà staccato il biglietto numero del visitatore 3.000.000simo. Nel progetto del ministero due sembrano dunque essere i punti fermi per costruire una Pompei che potrebbe avvicinarsi ai numeri del circuito Colosseo-Foro Romano-Palatino (cioè, 6 milioni di visitatori) e poter concorrere ad armi pari con altri siti e musei fuori dall’Italia: da una parte il già ricordato prolungamento degli orari di visita agli scavi grazie all’illuminazione artificiale dell’intero sito; dall’altra parte, la quasi totale percorribilità della città antica, con l’annunciata riapertura entro fine anno delle Regio IV, V, IX e VI, una delle più importanti, che permetterà di rendere fruibili ai visitatori tutte le strade, molte chiuse addirittura dal terremoto del 1980. A metà novembre aprirà infine la Casa dei mosaici geometrici, mentre il mese successivo Franceschini tornerà per poter inaugurare il percorso disabili.