Mombasa, la seconda città più grande del Kenya dopo Nairobi, offre ai viaggiatori un assaggio esotico dei tropici africani, immerso in secoli di storia marinara. Questo centro turistico cosmopolita è in realtà un’isola collegata da ponti e traghetti alla costa keniota. Estendendosi per miglia lungo la terraferma a nord e a sud, le località balneari di Mombasa presiedono a spiagge ricoperte di palme e orlate da scintillanti barriere coralline.
I turisti europei e non solo accorrono qui per godersi le molte cose da fare, dalle gite per avvistare i delfini sui tradizionali dhow e la pesca d’altura alle immersioni e allo snorkeling sui relitti e sulle barriere coralline e al crogiolarsi sulle spiagge assolate. Ma nella città stessa, sulla vivace isola, ti aspetta un mondo di storia e cultura.
Ciò premesso, è evidente come in virtù della sua eredità come più grande porto dell’Africa orientale, Mombasa è un melting pot culturale. Gli immigrati britannici, asiatici, arabi, omaniti, indiani e cinesi hanno arricchito l’architettura e la cucina della città, e molte moschee e templi abbelliscono le strade della città.
Nella Città Vecchia, dove le spezie profumate aleggiano dai mercati locali, si può fare un passo indietro nel tempo ed esplorare gli antichi edifici. Oltre la città, i parchi naturali, i villaggi e le antiche rovine completano la ricchezza del divertimento acquatico. Scoprite i migliori posti da visitare con la nostra lista delle migliori attrazioni di Mombasa, Kenya.
In questo ambito, probabilmente l’attrazione turistica più nota di tutta Mombasa è il Fort Jesus, o Forte Gesù. Costruito tra il 1593 e il 1596 dai portoghesi, Fort Jesus è un patrimonio mondiale dell’UNESCO e una delle principali attrazioni turistiche di Mombasa. L’architetto italiano Cairati ha progettato la struttura, che è uno dei migliori esempi al mondo di architettura militare portoghese del XVI secolo.
Come probabilmente intuibile a questo punto della lettura del nostro approfondimento su questa bellezza architettonica di Mombasa, al forte fu dato il nome di Gesù come chiaro riferimento religioso. Il forte passò di mano nove volte tra il 1631 e il 1875 prima di passare definitivamente agli inglesi. Anche se parzialmente in rovina, Fort Jesus ospita un museo costruito sopra l’ex caserma della guarnigione. Le esposizioni includono una vasta collezione di ceramiche e vasellame che riflettono le varie culture che commerciavano lungo la costa.
Fort Jesus ha molte merlature ed edifici in rovina all’interno del complesso, compresa la casa omanita, costruita alla fine del XVIII secolo, che ospita gioielli omaniti e mostre sulla vita swahili.
Insomma, si tratta di una costruzione architettonica di sicuro fascino, incastonata in un ambiente davvero straordinario, che da sola vale sicuramente la visita a Mombasa. Considerato però che in questa bella città del Kenya ci sono da fare e da vedere tante cose, il nostro suggerimento non può che essere quello di porre Fort Jesus come mero punto di partenza di una bella escursione in questa zona, da fare con la giusta calma e con la giusta attenzione nello scoprire i segreti più affascinanti del luogo.