La moschea di Al-Azhar è il più bell’edificio dell’epoca fatimide del Cairo, ed è anche una delle prime moschee superstiti della città, completata nel 972 d.C.. È anche una delle più antiche università del mondo – il califfo El-Aziz le ha conferito lo status di università nel 988 d.C. (l’altra università in lizza per lo status di “più antica” è a Fes) e oggi, l’Università di Al-Azhar è ancora il principale centro teologico del mondo islamico. Insomma, si tratta di un luogo che per importanza culturale e religiosa merita certamente una visita obbligatoria nel proprio viaggio al Cairo.
Per quanto concerne un breve orientamento della propria visita alla moschea, notiamo come l’ingresso principale si trovi nella Porta dei Barbieri sul lato nord-ovest dell’edificio, adiacente alla facciata neo-araba costruita da Abbas II.
Naturalmente, qui sarà obbligatorio rispettare le norme locali, e lasciare così le proprie scarpe all’ingresso ed entrate nel cortile centrale. Alla propria destra si potrà scorgere la El-Taibarsiya Medrese, che ha un mihrab (nicchia di preghiera) risalente al 1309. Dal cortile centrale si gode della migliore vista sui cinque minareti della moschea, che ricoprono l’edificio. Dall’altra parte del cortile si trova la sala di preghiera principale, che si estende su una vasta area di 3.000 metri quadrati. La parte anteriore fa parte dell’edificio originale, mentre la parte posteriore è stata aggiunta da Abd el-Rahman.
La moschea di Al-Azhar è proprio nel cuore del quartiere islamico del Cairo ed è facilmente raggiungibile in taxi. Al-Azhar Street corre a est da Midan Ataba, nel centro della città, fino alla piazza dove si trova la moschea.
Insomma, un luogo incantevole, che merita di essere ammirato con la giusta calma e la possibilità di poter compiere una bella riflessione sulla sua profondità culturale e la sua straordinaria attrattività architettonica.