Se si cerca nell’immaginari collettivo un simbolo della Germania e di Berlino in particolare, la mente non può che correre al suo Muro, un segno non solamente della città tedesca, quanto anche della storia della seconda parte dello scorso secolo, per tutto ciò che ha rappresentato la sua edificazione e, evidentemente, la sua demolizione.
Anche se non è esattamente il più pittoresco dei luoghi, il Muro di Berlino – o quello che ne rimane – è una di quelle attrazioni che ogni visitatore di Berlino deve semplicemente vedere, perché la mancanza di tale visione costituisce un imperdonabile errore per il turista che voglia conoscere al meglio tutte le principali attrazioni della città.
Costruito nel 1961, il muro era la manifestazione più visibile della mentalità della Guerra Fredda che esisteva dopo la seconda guerra mondiale e, quando fu abbattuto nel 1990, si estendeva per circa 155 chilometri. Fortunatamente, tutto ciò che rimane del muro oggi sono piccole sezioni coperte di graffiti, che ricordano le oltre 70 persone che sono morte nel tentativo di fuggire dall’Est.
Le sezioni di muro conservate comprendono un breve tratto al famigerato Checkpoint Charlie, così come una sezione a Humboldthafen di fronte al Reichstag Building su cui sono elencate le vittime del muro. Da notare anche l’eccellente Mostra del Muro di Berlino, con le sue esposizioni permanenti relative al Muro di Berlino, e il Memoriale del Muro di Berlino.
Ribadiamo: non si tratta certamente del luogo più bello della città, ma è sicuramente uno dei più emblematici e uno dei più emozionanti, per tutto ciò che il Muro ha rappresentato per generazioni di persone. Dunque, è sicuramente opportuna una sua visione e, soprattutto, una presenza al Memoriale, un monumento che potrà costituire una porta di ingresso attendibile per poter comprendere più da vicino che cosa ha costituito questa opera architettonica per Berlino, la Germania e l’Europa.