La più grande isola tropicale di Hina, Hainan, espanderà i propri viaggi senza visto ai turisti provenienti da 33 Paesi a partire da maggio: tra di essi c’è anche l’Italia, che potrà pertanto usufruire di un canale preferenziale per visitare una parte di quelle che vengono definite le Hawaii della Cina.
L’elenco dei nuovi Paesi aggiunti all’elenco dei viaggi senza visto include comunque tutti i principali Paesi internazionali, come Regno Unito, Russia, Francia, Germania, Stati Uniti, Canada e i Paesi del Golfo degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar.
Naturalmente, la mossa è stata realizzata non solo per attirare il turismo, quanto anche il commercio e gli investimenti verso l’isola, dove peraltro la Cina intende stabilire una zona di libero scambio entro il 2020.
Nadejda Popova, responsabile presso Euromonitor International, ha dichiarato al magazine Verdict come questo faccia parte “di uno sforzo maggiore del governo per aprire questa regione non solo ai turisti, ma anche alle imprese”. Popova ha poi detto che l’introduzione di viaggi senza visto è il “primo passo verso l’apertura di nuovi mercati”, e che dunque è bene attendersi ulteriori novità da parte del governo, che sta mandando avanti a passi spediti i piani “aprire” l’isola con riforme che consentano e incoraggino le aziende a istituire la propria sede e ad investire in progetti, come la costruzione di un nuovo porto di libero scambio.
Si tratta dunque di una buona opportunità per poter diversificare e aprire nuove aree all’interno della Cina alle attività internazionali. Il soggiorno senza visto fino a un mese, come da piani del governo, può aumentare i flussi turistici come avvenuto anche altrove, come a Dubai.
Si tenga infine conto come l’annuncio arrivi a pochi giorni di distanza dopo che il presidente cinese Xi Jinping ha svelato i piani per designare Hainan come una zona di libero scambio “pilota”. Nelle dichiarazioni rilasciate al Forum Boao per l’Asia, il “Davos” della Cina, Xi ha delineato le speranze che il nuovo status autonomo dell’isola possa aiutarla ad emergere come hub per i settori del turismo, dell’agricoltura, della medicina e dell’alta tecnologia.
Il presidente ha in particolar modo confermato che a Hainan verrà concessa una maggiore autonomia per le riforme e accelerare la promozione di un ambiente imprenditoriale conveniente, nonché un ambiente di mercato equo, aperto, unificato ed efficiente.