Si chiamano “Strade del Vino e dei Sapori”, sono 12 e sono dislocate nelle principali province siciliane: da Palermo a Catania, passando per Trapani, Agrigento, Messina e Ragusa, gli itinerari istituiti da una legge regionale del 2012 sono percorsi attualmente in fase di riscoperta, e fondamentali per poter promuovere un nuovo e sostenibile turismo “sensoriale”, permettendo a tutti i visitatori locali e internazionali di poter scoprire alcuni dei prodotti tipici e delle eccellenze enogastronomiche della regione.
Chi volesse saperne di più sulle 12 Strade del Vino e dei Sapori può oggi farlo attraverso l’illustrazione degli itinerari presenti all’interno della guida Slowbook, realizzata da Edizione Belle e Buone Arti, recentemente presentata al Vinitaly all’interno delle manifestazioni utili per promuovere lo sviluppo del turismo siciliano. Percorsi che possono intrecciare storia e tradizione, e che si rivolgono a un pubblico ampio, che desidera poter attrarre visitatori interessati a godere delle bellezze artistiche e culturali della Sicilia e delle sue prelibatezze enogastronomiche.
Tale strumento di promozione del territorio e delle eccellenze agroalimentari è oggi oggetto di rinnovamento e di consolidamento. Le aziende che collaborano, e che hanno da tempo contribuito al successo dell’enologia siciliana nel mondo, d’altronde, non mancano di certo: dalle imprese della provincia di Trapani (si pensi a Planeta o Donnafugata) a quelle di Alcamo, Erice e Marsala e Val di Mazara, nella parte più occidentale della regione, gli operatori coinvolti sono numerosi e di indubbia qualità.
Se desiderate saperne di più, vi consigliamo di consultare il sito internet dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, all’indirizzo regione.sicilia.it/turismo.