Gli attacchi terroristici che hanno colpito il Regno Unito nel 2017 possono aver scoraggiato il turismo familiare interno, ma non hanno dissuaso i visitatori internazionali, dal momento che il 2017 ha visto livelli record nel numero di turisti. Di contro, è pur vero che le attrazioni del centro di Londra hanno registrato un calo in media del 17% tra maggio e la seconda settimana di settembre rispetto al 2016, dichiara Bernard Donoghue, direttore dell’Associazione delle attrazioni turistiche principali (Alva). Durante quel periodo – ricordiamo – ci furono quattro attacchi terroristici nel Regno Unito, tre dei quali accaddero proprio nella capitale, uccidendo più di 30 persone.
Detto ciò, Donoghue ha ricordato come le giovani famiglie siano state il gruppo più numeroso di persone che evitavano la zona della capitale, traendo lo spunto secondo cui le persone che maggiormente si sono impaurite di ciò che stava accadendo erano i giovani genitori sotto i 35 anni di età. Donoghue ha anche svelato il perché: queste persone, dichiara, “non sono cresciute all’ombra delle tensioni dell’IRA, e dunque questa è stata la loro prima esperienza di terrore ‘domestico’, mentre alcuni di noi che sono più anziani possono reagire con la giusta calma e andare avanti. In ogni caso, sono andati altrove, in posti come Bath, Bristol, Oxford”.
In ogni caso, il 2017 è stato un anno da record per i visitatori del Regno Unito in generale e di Londra in particolare, con una crescita che sembra essere destinata a continuare per il 2018. Nello specifico, sono stati 30,2 milioni le visite nel Regno Unito dall’estero nei primi nove mesi dell’anno, con un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2016, che ora dovrebbe raggiungere quota 39,9 milioni entro la fine dell’anno, come mostrano le ultime cifre di VisitBritain.
I numeri dei visitatori provenienti dagli Stati Uniti sono aumentati di circa il 14%. Merito – secondo quanto rivela ancora Donoghue, “al modo in cui i servizi di emergenza britannici hanno affrontato gli attacchi” e – ulteriormente – alla mancanza di “isterismi” da parte della stampa nazionale.