Quanto hanno viaggiato gli italiani? Ce lo dice l’Istat, almeno con riferimento all’ultimo dato utile (il 2016) precisando che i nostri connazionali hanno effettuato 66 milioni e 55 mila viaggi con uno o più pernottamenti, con una variazione – non capitava da sette anni – che è finalmente positiva rispetto all’anno precedente (+13,7%). Una buona notizia, che però va inquadrata in ambito continentale, laddove si scopre che rispetto agli altri europei, gli italiani viaggiano molto meno (in media 0,8 vacanze all’anno ciascuno rispetto alle 2,4 degli altri).
Il dossier Istat sottolinea inoltre come l’aumento dei viaggi rispetto all’anno precedente sia stato prodotto soprattutto dalle vacanze brevi (1-3 notti), che nel 2016 sono state stimate in circa 29 milioni e 360 mila (+20,7% rispetto al 2015), mentre le vacanze lunghe crescono del +11,3%, per un volume pari a quasi 30 milioni di unità.
Tra le altre tipologie di viaggio, quelli di lavoro non hanno subito variazioni significative per il terzo anno consecutivo, giungendo a quota 6 milioni e 700 mila, mentre i viaggi leisure si rivelano essere quasi nove volte più dei viaggi di lavoro, con quote simili tra vacanze brevi (1-3 notti) e vacanze lunghe (4 o più notti).
Per quanto poi attiene la distribuzione dei viaggi per periodi dell’anno, come intuibile si continua a viaggiare soprattutto in estate (il 42,1% del totale dei viaggi è stato effettuato tra luglio e settembre).
Per quanto poi riguarda le destinazioni delle vacanze, la scelta ricade prevalentemente su una località italiana (82,8%), con il Nord che accoglie la percentuale più alta di viaggi (44,1%), sia per quanto concerne il lavoro (45,9%) sia per quanto attiene la vacanza (43,9%). Complessivamente, il Mezzogiorno ospita il 19,7% del flusso turistico, confermandosi una meta importante soprattutto per le vacanze lunghe (26%), mentre un altro 19% dei viaggi si dirige verso il Centro, le cui località assorbono una percentuale maggiore per le vacanze brevi (22,7%) rispetto ai viaggi di lavoro (19%).
Le mete estere riguardano infine i viaggi di lavoro (24,3%) e le vacanze lunghe (23,9%), mentre solo l’8,7% delle vacanze brevi ha come destinazione principale l’estero, con una prevalenza dei Paesi dell’Unione europea, sicuramente i più frequentati, con il 16,8% dei viaggi di lavoro e il 12,5% di vacanze lunghe.