Secondo quanto afferma Federalberghi, la stagione estiva sarebbe partita in modo positivo per il Veneto, con le spiagge della regione che registrano un incremento del numero di presenze fino al + 20 per cento. Una positività che sembra interessare anche i monti, considerato che il mese di giugno si è chiuso con una buona soddisfazione per gli albergatori, grazie a un tempo bello e sostanzialmente stabile, grazie a un calendario delle festività favorevole (la Pasqua bassa, il 16 aprile, ha portato in regime ottimi flussi turistici tedeschi) e grazie anche ai timori per la sicurezza che sembrano penalizzare maggiormente delle mete concorrenti.
Insomma, dinamiche sicuramente positive e incoraggianti, soprattutto in relazione agli arrivi dall’area extra Europa, e Europa Centrale.
Per quanto concerne il previsionale 2017, il Ciset (Centro internazionale di studi per l’economia turistica) dell’università di Ca’ Foscari, ha dichiarato che per l’anno la Penisola si attende visite per 64,6 milioni di turisti stranieri, con uno slittamento verso l’alto del 3,8 per cento. Per il Veneto, l’analisi stima un incremento tra il 4,2 e il 4,5 per cento, mezzo punto in più di visitatori dal mondo (italiani esclusi).
E per il 2018? Difficile comprendere se il buono slancio durerà, anche se le prospettive economiche e le condizioni geopolitiche dovrebbero rimanere simili, e quindi la congiuntura positiva dovrebbe mantenersi tale. In altri termini, gli arrivi in Italia dal mondo dovrebbero crescere del 4 per cento, con il Veneto che dunque si godrà un margine di 0,5 punti, per un + 4,5 per cento, sorprese permettendo.
Più sul breve termine, a luglio per le prime due settimane gli alberghi girano su un + 10% per quanto concerne le prenotazioni: per i 15 giorni successivi pare invece che i livelli siano quelli dello scorso anno, ma mancano comunque i last minute, per cui si può ipotizzare una crescita.
Per il mese di agosto, i livelli sono quelli di un anno fa, ma agosto è soprattutto il mese degli italiani, che spesso di muovono solamente all’ultimo minuto. Il tutto, naturalmente, sperando in un tempo clemente: le premesse sembrano essere piuttosto positive, e il mese di luglio non sembra riservare particolari sorprese sotto il profilo climatico. Insomma, tutto bene, o almeno pare.